5 giorni
Avanzato
SQL Server
Amministratore del database
Questo corso fornisce agli studenti le conoscenze e le competenze per sviluppare un database Microsoft SQL Server. Il corso si concentra su come utilizzare le caratteristiche e gli strumenti forniti da SQL Server per sviluppare un database.
Prima di iniziare a lavorare con Microsoft SQL Server come sviluppatori o amministratori è importante comprendere bene la portata della piattaforma SQL Server. In particolare, è importante capire che SQL Server non è semplicemente un motore di database, ma una piattaforma completa per la gestione dei dati aziendali.
SQL Server offre una solida piattaforma dati per le aziende di tutte le dimensioni, oltre a un set completo di strumenti che semplificano e rendono più robusto lo sviluppo.
Al termine di questo modulo gli si saranno in grado di:
Nei sistemi di gestione dei database relazionali (RDBMS) i dati degli utenti e del sistema vengono archiviati nelle tabelle. Ogni tabella è costituita da un set di righe che descrivono le entità e da un set di colonne che contengono gli attributi di un’entità. Ad esempio, una tabella Cliente può contenere delle colonne denominate NomeCliente e LimiteCredito, e una riga per ciascun cliente. In Microsoft SQL Server, le tabelle software per la gestione dei dati sono contenute all’interno di schemi che sono concettualmente molto simili alle cartelle che contengono i file del sistema operativo. Strutturare le tabelle è una delle attività più importanti che uno sviluppatore di database deve eseguire. Se una tabella non è strutturata correttamente, potrebbe essere successivamente impossibile eseguire query efficienti sui dati.
Dopo aver creato una struttura appropriata, è importante sapere come implementarla correttamente.
La struttura fisica di un database può influire significativamente sulla capacità del database di soddisfare i requisiti di archiviazione e prestazioni definiti dalle parti interessate. Progettare un’implementazione fisica di un database comporta pianificare i gruppi di file, stabilire come usare la suddivisione in partizioni per gestire le tabelle di grandi dimensioni e usare la funzione di compressione per migliorare l’archiviazione e le prestazioni. Le tabelle temporali sono una nuova funzionalità di SQL Server. Offrono una soluzione semplice per acquisire le modifiche apportate ai dati.
La qualità dei dati contenuti nel database influisce significativamente sull’utilità e l’efficacia delle applicazioni a cui fanno riferimento e in ultima analisi incide sul successo o sul fallimento di un’azienda o un’iniziativa commerciale. Verificare l’integrità dei dati è essenziale per mantenere dati di alta qualità.
L’integrità dei dati deve essere verificata a tutti i livelli dell’applicazione, dall’inserimento o la raccolta iniziali fino all’archiviazione. Il software di gestione dei dati di Microsoft SQL Server offre numerose funzionalità che semplificano il processo.
Un indice è una raccolta di pagine associate a una tabella. Vengono usati per migliorare le prestazioni delle query o per imporre l’univocità. Prima di imparare a implementare gli indici è consigliabile capire come funzionano, quanto è efficace utilizzare i diversi tipi di dati all’interno degli indici e come è possibile creare indici da più colonne. Questo modulo descrive le strutture delle tabelle che non hanno indici e illustra i diversi tipi di indici disponibili in Microsoft SQL Server.
Gli indici influenzano significativamente la capacità di SQL Server di recuperare i dati da un database in modo rapido ed efficiente. Questo modulo è incentrato su argomenti di indicizzazione avanzati tra cui indici inclusivi, istruzione INCLUDE, suggerimenti per le query, spaziatura e fattore di riempimento, statistiche, uso dei DMO, Database Tuning Advisor e Archivio query.
Introdotti con Microsoft SQL Server 2012, gli indici Columnstore vengono utilizzati dalle grandi aziende per le soluzioni con data warehouse di grandi dimensioni. Questo modulo mette in evidenza i vantaggi derivanti dall’uso di questi indici su set di dati di grandi dimensioni, i miglioramenti apportati agli indici Columnstore in SQL Server 2016 e spiega ciò che è necessario tenere conto per usare in modo efficace gli indici Columnstore nelle proprie soluzioni.
Questo modulo spiega come progettare e implementare le viste. Una vista è uno speciale tipo di query che viene archiviato e può essere usato in altre query, proprio come le tabelle. Nel caso di una vista, sul disco viene archiviata solo la definizione della query, non il set di risultati. L’unica eccezione è rappresentata dalle viste indicizzate in cui anche il set di risultati viene archiviato sul disco, proprio come una tabella.
Le viste semplificano la progettazione di un database offrendo uno strato di astrazione e nascondendo la complessità dei join delle tabelle. Le viste offrono anche un modo per proteggere i dati perché consentono di assegnare agli utenti autorizzazioni per usare una vista senza autorizzarli ad accedere agli oggetti sottostanti. Ciò significa che i dati possono essere mantenuti privati e visualizzati solo dagli utenti appropriati.
Questo modulo spiega come progettare e implementare procedure archiviate.
Le funzioni sono routine che vengono usate per incapsulare la logica utilizzata frequentemente. Il codice permette di richiamare la funzione anziché di ripetere la logica della funzione in più posizioni. Ciò semplifica la manutenzione del codice e il debugging.
Questo modulo spiega come progettare e implementare funzioni definite dall’utente (UDF) che impongono le regole aziendali o la coerenza dei dati. I partecipanti impareranno anche a modificare e aggiornare le funzioni esistenti.
I trigger DML (Data Manipulation Language) sono strumenti potenti che è possibile usare per imporre un dominio, un’entità, l’integrità dei dati di riferimento e una logica aziendale. L’imposizione dell’integrità aiuta a creare applicazioni affidabili. Questo modulo spiega cosa sono i trigger DML, come vengono usati per imporre l’integrità dei dati, illustra i diversi tipi di trigger disponibili e spiega come definirli in un database.
Nel software di gestione dei dati Microsoft SQL Server 2014 sono state introdotte funzionalità per l’elaborazione delle transazioni online in memoria (OLTP) per migliorare i carichi di lavoro OLTP. In SQL Server sono stati aggiunti molti miglioramenti come la possibilità di modificare una tabella ottimizzata per la memoria senza ricrearla. Poiché le tabelle ottimizzate per la memoria sono principalmente archiviate nella memoria, le prestazioni risultano significativamente migliori perché è richiesto un minor numero di accessi al disco rigido.
Le procedure archiviate compilate in modo nativo migliorano significativamente le prestazioni rispetto alle procedure Transact-SQL interpretate in modo tradizionale.
Ai professionisti esperti in SQL Server viene spesso chiesto di creare database che soddisfino specifici requisiti aziendali. La maggior parte di questi requisiti possono essere soddisfatti con Transact-SQL. Tuttavia, in alcuni casi è possibile che sia necessario aggiungere funzionalità che possano essere soddisfatte solo usando codice runtime in linguaggio comune (CLR).
Poiché in ogni nuova versione di SQL Server vengono aggiunte funzionalità è diminuita la necessità di usare codice gestito. Tuttavia, in alcuni casi può essere necessario creare aggregati, procedure archiviate, trigger, funzioni definite dall’utente o tipi definiti dall’utente. Per sviluppare questi oggetti è possibile usare il linguaggio .NET Framework.
Questo modulo spiega come usare il codice gestito CLR per creare oggetti database definiti dall’utente per SQL Server.
XML fornisce regole per codificare i documenti in un formato macchina. È diventato lo standard più diffuso per rappresentare le strutture dei dati perché evita la necessità di inviare documenti non strutturati. I server su cui è in esecuzione il software per la gestione dei dati di Microsoft SQL Server hanno talvolta la necessità di usare XML per scambiare i dati con altri sistemi. Molti strumenti di SQL Server offrono un’interfaccia basata su XML. SQL Server offre un’ampia gamma di opzioni per la gestione di XML, sia per l’archiviazione che per l’esecuzione di query. Questo modulo descrive XML e mostra come archiviare i dati XML in SQL Server e come eseguire query sui dati XML. La possibilità di eseguire direttamente query sui dati XML evita che sia necessario estrarre i dati in un formato relazionale prima di eseguire query SQL (Structured Query Language). Per elaborare in modo efficace i dati XML è necessario potere essere in grado di eseguire le query sui dati XML in molti modi: restituendo i dati relazionali esistenti in formato XML ed eseguire query sui dati che sono già in formato XML.
Questo modello descrive i dati spaziali e spiega come implementare questi dati in SQL Server.
Tradizionalmente i database sono stati usati per archiviare le informazioni sotto forma di valori semplici – come valori interi, date e stringhe – diversi dai formati di dati più complessi come i documenti, i fogli di calcolo, i file di immagine e i file video. Poiché i sistemi supportati dai database sono diventati più complessi, gli amministratori hanno avuto la necessità di integrare questi dati di file più complessi con i dati strutturati nelle tabelle dei database. Ad esempio, in un database di prodotti può essere utile associare il record di un prodotto al manuale dell’assistenza o a un video contenente le istruzioni sul prodotto. SQL Server offre molti modi per integrare questi file – spesso chiamati BLOB (Binary Large Objects) – e consente di indicizzare i loro contenuti e includerli nei risultati delle ricerche. Questo modulo spiega come progettare e ottimizzare un database che includa BLOB.
Questo modulo spiega come assegnare un nome, dichiarare, assegnare valori e usare le variabili. Spiega inoltre come archiviare i dati in un array. Il controllo della concorrenza è una funzionalità critica dei sistemi di database multi-utente perché permette di mantenere l’uniformità dei dati nel caso in cui più utenti li modifichino contemporaneamente. Il modulo spiega anche come implementare la concorrenza in Microsoft SQL Server. Ai partecipanti verrà spiegato come SQL Server implementi i controlli di concorrenza e come possano usare le diverse modalità per configurare e usare le impostazioni di concorrenza.
Questo modulo spiega come assegnare un nome, dichiarare, assegnare valori e usare le variabili. Spiega inoltre come archiviare i dati in un array. Fornisce inoltre informazioni su come misurare e monitorare le prestazioni dei database di SQL Server. Le prime due lezioni sono incentrate su Eventi estesi di SQL Server, ovvero su un sistema per la gestione degli eventi flessibile e agile incorporato nel motore dei database di Microsoft SQL Server. Queste lezioni sono dedicate ai concetti dell’architettura, alle strategie per la risoluzione dei problemi e agli scenari di utilizzo.
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